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192. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1450 novembre 3 Milano

Francesco Sforza vuole che Giovanni da Tolentino chieda alla comunità di Cremona di prestare ancora per un mese carri per la costruzione del castello di Milano. Vuole si mandino fanti a Cassano d'Adda e si paghino tre, quattro o cinque fiorini.

[ 40r] Domino Iohanni de Tolentino.
Benché malvolunteri in verità noy diamo graveza a quella nostra comunità, considerando noi che per lo passato ha pur sostenuto dele spese assai sempre volontere per aiutarci et compiacerci, quando l'havimo richiesta, pur, essendo de tanta importantia quanto è la refectione et constructione de questo nostro castello de Mediolano et non vedendo potere prosequire el lavorerio si quella nostra carissima comunità non ne aiuta et mantenga ancora per questo presente mese li carri qua, pertanto volimo che per nostra parte la pregate, confortate et scongiurate per lo amore et fede portano al stato nostro che ne compiaza anchora per questo mese, et in questo non ne dica de non, et demum intendimo che omnino lo fazano et cossì operati voi che se faza. Ceterum volimo che omnino se mandino quelli fanti che si degono mandare ad Cassano. Et, perché se faza presto et non se resti per cinque né sei fiorini, volimo che, non possendosi havere per tre fiorini, se gli ne diano quatro, et, si non per quatro, anziché restare, se gline diano cinque, purché se faza presto. Mediolani, die iii novembris 1450.
Cichus.