Registro n. 3 precedente | 562 di 801 | successivo

562. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate e a Gracino da Pescarolo 1450 dicembre 18 Lodi

Francesco Sforza vuole che i Maestri delle entrate facciano avere a Cremona il sale di cui è carente da giorni con grave danno delle entrate ducali.

Magistris intratarun nostrarum.
Li ambasatori dela comunità nostra de Cremona sonno stati qui da nuy et ne hanno dicto che in Cremona non è uno granello da sale de più dì in qua; dela qual cosa ne maravigliamo molto perché, ultra lo mancamento ne hanno li homini nostri, voy sapeti quanto danno ne porta la Camera nostra. Pertanto volimo, havuta questa, provediati che subito sia conducto a Cremona bona quantità de sale, per modo che ogniuno ne possa havere et niuno habia iusta casone de querelarse et avisatene del modo che hareti tenuti circa ciò. Laude, xviii decembris 1450.
Cichus.
In simili forma Gracino de Piscarolo. Data ut supra.