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633. Francesco Sforza al podestà di Tilli 1451 gennaio 15 Milano

Francesco Sforza ripete al podestà di Tilli di mandare da lui, muniti di opportuno mandato, due uomini discreti, senza passione et da bene per risolvere la vertenza tra loro e il conte Damiolo di Fedrisii.

Potestati nostro Tillii.
Per altre già septe giorni te habiamo scripto che mandi qui cum opportuno mandato duy da quelli nostri homini, quali siano discreti, senza passione et da bene, perché disponiamo che se intenda meglio et leva via la differentia, quale vertisse fra il conte Damiolo di Fedrisii et loro, et non se consumano et distratiano più; siché te lo replicamo et vogliamo che cossì faci et provedi che esso conte Damiolo et duy homini da bene siano qua [ 131r] almancho a xxi dì del presente, perché quanto più presto haverà fine la dicta differentia tanto sarà meglio per loro, et ne poranno essere più contenti, come nuy anchora desideramo et disponemo. Mediolani, xv ianuarii 1451.
Cichus.