Registro n. 3 precedente | 766 di 801 | successivo

766. Francesco Sforza a Nicola da Palude 1451 febbraio 6 San Colombano

Francesco Sforza vuole che Nicola da Palude, accertato che Antonio Zoppo non è obbligato ad alloggiare cavalli, osservi tale convenzione che ha con la comunità di Cassine.

Nicolao de Palude.
Havemo veduto quanto ne hay scripto circa lo facto deli logiamenti de Alexandria et de quello che toca a misser Antonio Zoppo. Dicemo che nuy havimo bene inteso quello che tu ne hay scripto; nuy te avisamo ch'el dicto misser Antonio dice, per parti et capituli lui ha cum la communità de Cassini, non essere tenuto né obligato ad questa graveza, como esso offore voler monstare per soe rasone et scripture. Il perché volimo, se così è como el dicto misser Antonio dice, ch'el non sia tenuto a tale graveze de cavalli, per conventione che lui habia cum la dicta comunità, che tu non gli daghi altro impazo de logiamenti, ma sequirai quanto vorrà lo debito et la raxone. In caso che la cosa passassi per altra via, volimo che tu ne avisi, perché te chiariremo poy quello haveray a fare. Sancti Columbani, vi februarii 1451.
Iohannes.