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1032. Francesco Sforza al capitano della cittadella di Piacenza 1451 giugno 24 Milano

Francesco Sforza avvisa il capitano della cittadella di Piacenza che manderà tal Vicino, famiglio di Pietro Giovanni da Camerino, caposquadra, che ha fatto imprigionare. Vuole lo metta nella cittadella sotto buona custodia. Vuole che in presenza di detto Vicino si sentano coloro che si lamentano di lui e di quello che dirà lo si informi chiaramente.

Capitaneo nostro citadelle Placentie.
El podestà de quella nostra cità te mandarà uno chiamato Vicino, famiglio de Piero Iohanne da Camarino, nostro capo de squadro, quali ha facto destenire per informatione; ha havuto ch'el dicto Vicino ha fato certi robamenti lì in Piasenza, como da luy intenderay. Pertanto vuolemo lo debi receptare lì nella citadella et tenirello sotto bona custodia che non fugisse, puoy vuolemo debba intendere in presentia del dicto Vicino quelli se lamentano et gravano de luy, perché casone et de quello dirà luy et confessarà havere facto et ne advisaray ciaramente del tuto, non volimo lo metti al tormento né procede altramente contra luy per fine nove habbii mandato la informatione haveray havuto de quello l'habia facta. Mediolani, xxiiii iunii 1451.
Cichus.