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1106. Francesco Sforza ai deputati all'officio di provvisione di Pavia 1451 luglio 13 Cremona

Francesco Sforza loda i deputati all'officio di provvisione di Pavia per i provvedimenti presi per la peste. Al referendario ingiunge di pagare i dottori dello studio, che si sono astenuti dalle lezioni perché non sono stati pagati.

Deputatis ad officium provisionum Papie.
Havimo recevuta vostra littera et inteso quanto scriveti dello providimento haveti facto per lo morbo, et cetera; de che dicemo haveti facto bene et cossì ve confortiamo ad havere circha ad ciò diligentissima cura et solicitudine, intendendovi tamen in ogni cosa circha ad ciò con li officiali nostri lì, ad li quali anchora pienamente sopra ciò scrivemo per conservacione de quella cità. Ceterum, alla parte delli doctori che non legono per non essere paghati, dicemo che nostra intentione è che siano paghati integramente et cum effecto et maravigliamone che non siano pagati, et scrivemo al referendario et Gracino che provedano in forma siano paghati, et sopra ciò scrivemo opportunamente. Ex Cremona, xiii iulii 1451.
Cichus.