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1225. Francesco Sforza a Nicodemo Tranchedini da Pontremoli 1451 agosto 11 Cremona

Francesco Sforza scrive a Nicodemo Tranchedini da Pontremoli di informarsi delle richieste fatte da Guido di Assisi, conestabile ducale, e di assecondarle.

Nicodemo de Pontremulo.
Nichodemo, achadendo de presente al strenuo homo Guido de Asisi, nostro conestavele de fanti a pede, dovere mandare lì uno deli soy per certa soa faccenda importante et siamo desiderosi grandemente, per la soa singulare fede et amore che continuo ha portato ad nuy et ad tucta la nostra casa, et per le fatige, vigili et affanni che indefesse sempre ha soferto et tuctavia soffrisce per nuy senza alcuno suo reguardo, che consequisca quanto ha in desiderio, maxime habiando luy casone, como dice per vogliamo che, inteso haveray quelo requede, che adapti presso la sanctita de nostro signore et de chi altri te parerà expediente, adoperarte et in tal forma interponerte per lo (a) facto del dicto Guido che vegna ad consequire questa soa intenctione, facendo presuposito che questo suo facto sia nostro proprio; che non altramente ogni suo comodo obtinerà per vigore dela nostra intercessione, haverimo ad grato quanto haveressimo per il comodo de qualuncha ad nuy più caro et accepto. Data Cremone, xi augusti 1451.
Andreas Fulgineus.


(a) Segue passato depennato.