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1317. Francesco Sforza a Sigismondo Pandolfo Malatesta 1451 novembre 12 Parma

Francesco Sforza chiede a Sigismondo Pandolfo Malatesta di confermare Giacomo del Carretto nel suo servizio, trascurando le divergenze occorse in passato tra lui e il servitore.

Domino Sigismondo Pandulfo de Malatestis.
È venuto da nuy il spectabile Iacomo del Careto, quale ne dici che, essendo questi proximi dì venuto alla signoria vostra, quella lo acceptò ad suoy servicii, etiam gli fece dare alcuni denari acciò potesse mantenerse; da puoy stando cossì, secondo luy ne dice, pare che fra la signoria vostra et luy siano orte alcune diferentie, per le quale la signoria vostra ha preso umbreza verso luy, de che dicto Iacomo se trova malissimo contento et ne ha dicto strectamente volere perseverare nelli servitii della signoria vostra, pregandone ve lo vogliamo recomendare. Pertanto, considerato la bona voluntà et dispositione quale ne pare el dicto Iacomo habia verso la signoria vostra, considerato etiam che a casa soa è pur grande gintilhomo et a nuy adherente et recomendato, et etiam è homo del quale ne pare la signoria vostra possa fare capitale de havere bono servicio, la confortamo et pregamo, non guardando a differentia alcuna fosse seguita nel passato fra la signoria vostra et luy, voglia haverlo reccomendato et, confermandolo ad suoy servitii, provedergli per modo resti contento, acciò non pigliasse altra via. Il che a nuy seria carissimo, maxime per rispecto alla fede et devocione ne portano tucti quelli de casa soa, quali havimo carisimi et accepti. Data Parme, xii novembris 1451.
Cichus.