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1464. Francesco Sforza a Giacomo da Sanseverino e ad Andrea da Birago 1451 dicembre 12 Lodi

Francesco Sforza richiama Giacomo di San Severino la disposizione in merito alla riscossione dei soldi del priore di Varese, morto, con i quali soldi pagherà Colella da Napoli, Gaspare da Sessa e Andrea da Birago.

Iacobo de Sancto Senesio.
Sonno già più dì passati che te mandassemo là in quella parte per scodere li dinari del priore morto in quello de Varese, como tu say, et may non havemo havuto cosa alcuna da ti, como habii facto; del che molto ne maravigliamo che habbi usato tanta negligentia, perché è passato horamay el tempo che li debii havere rescosi. Pertanto volimo che subito, recevuta questa, li debii rescodere et, rescosi, ne paghi et numeri ad Colella da Neapoli, overo ad chi mandarà luy con queste nostre littere et littere scripte de soa mano propria deli dicti denari et ducati cinquecento sive 500, ad rasone de soldi cinquantaquatro per ducato; deinde lo resto che te restarano deli denari haveray rescoso, pagati quilli de Gasparo da Sessa et li trecento ducati de Andrea da Birago, per li quali per altre nostre littere te havimo scripto ne lo porti, overo ne lo mandi per messo fidato. Et subito faray questo, recevuta questa, senza dimora de tempo alcuna, perché li ha ad spendere per nostre facende importante, le quale li havemo commisso, non facendo de ciò mencione con persona del mondo et visis presentibus, avisane chiaramente del tucto. Laude, xii decembris 1451.
In simili forma per Andrea de Birago per ducati 300 a soldi lxiiii per ducato.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.