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1783. Francesco Sforza a Resegato, Bochino e Fachino 1451 ottobre 13 Belgioioso

Francesco Sforza comanda a Resegato, Bochino e Fachino, squadreri, di restituire quanto è stato rubato agli uomini di San Chimento nel Piacentino. Se non lo faranno, il duca andrà personalmente a Pizzighettone e li impiccherà.

Resegato, Bochino et Fachino, provisionatorum squadreriis.
Siamo certi che haveriti inteso li cativi tractamenti che hanno facte quelli dele vostre compagnie ali homini de Sancto Chimento in Piasentina; la qual cosa havemo havuto et havemo tanto a male più che ne habiamo havuto de niuna altra cosa bon pezo fa. Il perché ve dicemo et comandamo che, per quanto haveti cara la gratia nostra et la vita vostra, fati che subito, havuta questa, tutti li vostri restituiscano a quelli poveri homini ogni cosa che gli havesse tolta, che non gli manchi tanto che vaglia uno puntal de stringa, certificandove che se loro farano lo contrario et che nuy ne habiamo pur uno minimo rechiamo, nuy veniremo personalmente a Pizghitone et dove seranno costoro, et tutti 354r* quilli che trovarimo in fallo senza alcuna exceptione li impicarimo per la gola cum le nostre mano et farimo che seranno exempio ad tutta Lombardia. Et questo non ve dati ad intendere ch'el mettiamo drieto ale spalle, como havimo facto alcune altre volte. Et questo ve havimo voluto scrivere per nostra excusa. Data Belzoyosi, xiii octobris 1451.
Cichus.