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1866. Francesco Sforza al capitano della Lomellina 1451 ottobre 22 Piacenza

Francesco Sforza scrive al capitano della Lomellina che, se Ferraguto vuole rimanere in terra sforzesza, stia a Sale e in tal caso il capitano renda la roba a lui e alla sua donna. Altrettanto si faccia se non vuole rimanere; in tal caso deve promettere di non andare verso Savoia senza licenza ducale.

Capitaneo Lumelline.
Havimo recevuto la toa littera et inteso quello ne respondi circha el facto de Feraguto; et perché ne rendimo certi dicto Feraguto non poria trovare la securità havimo richiesta de ducati 500, te dicemo siamo contenti se Feraguto vole stare nelle terre nostre, che staghi ad Sale, dove è stato fina al presente; ma che luy se intenda cum li homini, perché noy non volemo sentirne cosa alcuna; non volendo lui stare ad Salle, siamo contenti ch'el vada nele parte de sotto, siché saray cum luy et gli diray questo facto. Et volendo luy stare ad Salle, siamo contenti gli restituischi la robba soa et della femina et che anchora gli lassi mandare per l'altra robba soa al Burgo. Similiter, volendo luy andare nelle parte de sotto, siamo contenti lo relassi et restuissi la robba soa, togliendo primo da esso Feraguto promessa in autentica forma che non se troverà più ale parte dellà verso Savoya, perché siamo contenti starne alla promessa soa. Ma o che se delibri stare a Salle o che delibri andare alle parte de sotto, habii da luy, primo, promessa in forma opportuna che senza nostra licentia non andarà dal canto dellà verso Savoya et facto questo lo relassaray et gli restituirai la robba soa et de quello haveray facto ne advisa subito; ma la promessa toglieray da luy, tola per mano de notari et da poy ch'el sia fuora de presone, che non dicesse poy non essere stato in sua libertà. Placentie, xxii octobris 1451.
Cichus.