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237. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1451 febbraio 6 Lodi

Francesco Sforza ricorda a Giovanni da Tolentino di dare il minor carico possibile per gli alloggiamenti sulle loro terre ai membri della casa Malombra, tanto benemerita verso lo Sforza.

[ 67r] Domino Iohanni de Tolentino.
Ce recordiamo altre volte haverne significato per nostre littere quanto havimo cara la casa de Malumbri, nostri cittadini cremonesi, cossì per la loro intemerata fede verso noy et il stato nostro como per la virtude et meriti Iacomo Filippo Malumbra, figliolo de Rizardo, el quale havimo alli nostri servicii. Et per questo, parendone che la dicta casa meritasse favore da noy et fra l'altre fosse bem tractata, ve scripsimo che nel facto delli logiamenti gli havesive ogni respecto possibile in dargli pocha graveza neli lochi soy. Et cossì de novo ve dicemo che, non gli possendo preservare el suo loco de Derovere in tutto per le troppo multitudine de gente, gli dati quello mancho caricho ve sia possibbile (a), perché desideramo compiacerli etiam in maiore cosa. Laude, vi februarii 1451.
Cichus.


(a) Così in A.