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288. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1451 febbraio 11 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Piacenza di dargli informazioni sulla torre che Galeazzo Anguissola possiede nel suo possedimento piacentino. Gli conceda, come richiesto, di ripararla e fortificarla se non è di pregiudizio per nessuno.

Potestati nostro Placentie (1).
El nobile homo Galasso Angussola ne ha facto dire come luy ha una torre in una sua villa piasentina chiamata Ermafona, quale torre in parte fo guasto per Iacomo da Imola et al presente la vorria reparare, acconciare, murare et integrare et fortificare. Et, perché non siamo informati de questo né vorramo preiudicare ad nisuno, volemo pilgli formatione que cosa è questa et si preiudicasse ad nissuno et importasse manchamento alcuno. Et, trovando non impacciare né preiudicare ad alcuno, li lassarai reintegrare et acconciare et fare quanto è decto. Et del tucto ne advisarai prima, siché sappiamo ogni cosa. Laude, xi februarii 1451.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 489, dal 1451 agosto).