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394. Francesco Sforza al referendario [Giovanni Ceno da Varese] e al tesoriere di Cremona [Antonio Trecco] 1451 marzo 3 Milano

Francesco Sforza ordina al referendario e al tesoriere di Cremona di pagare puntualmente il castellano di Pizzighettone. Ricorda che i denari delle entrate ducali sono in primo luogo destinati ai salariati e agli officiali, soprattutto i castellani.

Referendario (1) et thexaurario Cremone (2).
Ne fa fare lamenta el castellano nostro de Piziguitone (3) che in li pagamenti dele paghe sue fi maltrattato et menato per dilatione in suo grande incommodo et deli suoi compagni. Et, perché, come doveti sapere, li dinari dele intrate nostre sonno prima deputati ala satisfatione dela spesa deli salariati et officiali nostri, et primamente deli castellani, secondo l'ordine dela Camera nostra, non obstante alcune assignatione le quale accadesseno essere facte sopra d'esse intrate et, pagati che siano li castellani et officiali, vene dapoy esser satisfacto alle assignatione et nostra intentione è ch'el dicto castellano ali tempi debiti habia el debito suo, considerata la cura dela forteza dove è deputato et etiamdio el sito del loco, el quale tanto importa al stato nostro quanto si possa dire, ve commettiamo et volimo che deli primi dinari de quelle nostre intrate faciati satisfare al dicto nostro castellano o ad caduno suo messo de tucto quello resta havere per lo passato per casone dele sue paghe, non obstante alcuna assignatione facta sopra de ci . Et similmente fati observare et observare (a) per l'avenire mensuatim, secundo l'ordine dele bollecte deli soy pagamenti vi sarano mandate, rimota ogni exceptione et senza contradictione alcuna. Et fati ch'esso castellano tra gli altri sia ben tractato et expedito presto, siché conseguischa el debito suo et non habia casone mandare da noy per questo. Mediolani, iii martii 1451.
Antonius.
Iohannes.
Christoforus.


(a) Così in A.

(1) Identificato come Giovanni Ceno da Varese (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 411).
(2) Identificato come Antonio Trecco (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 412).
(3) Identificato come Folignato da Perugia (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 639).