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502. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1451 marzo 29 Milano

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate che le spese fatte causa la morte di Bituzo, già castellano di Cremona, siano satisfacte delli dinari restava ad havere esso bituzo del servito delle paghe soe.

Regulatori et Magistris intratarum nostrarum.
El magnifico misser Iohanne da Tolentino ne scrive ad la morte de Bituzo, olim nostro castellano de Cremona, quale moritti ad quisti dì, havere facto alcune spese et promesse per vestir la donna et la famiglia d'esso Bituzo de bruno et per altre cose bisognavano, per fare honore ad quello corpo. Pertanto volemo et ve committemo debiati scrivere et ordinare ad Cremona che tutte le spese et promesse havesse facto el dicto misser Iohanne per dicta casione siano pagate et satisfacte delli dinari restava ad havere esso Bituzo del servito delle paghe soe. Le quale spese montano libre ccclxx (a), cioè trecento sesanta et soldi decenove, dinari septe, como vidirite per la inclusa lista. Et volemo, immediate havuta questa, habiati Antonio Trecho, nostro texoriero de Cremona, et cum luy teniti modo et ordinati che al presente, rimossa ogni casione [ 118r] et cum effecto responda de una pagha ad Michel de Bataglia, nostro castellano del castello di Cremona, et alli altri gli stanno. Et in questo non sia manchamento né dillatione, perchè siamo informati tucti quilli compangni se voglino andare con Dio. Data Mediolani, die xxviiii martii 1451.
Cichus.


(a) Così in A.