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616. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo e al referendario di Pavia 1451 aprile 19 Milano

Francesco Sforza si meraviglia con Gracino da Pescarolo e con il referendario di Pavia che il suo medico, Benedetto da Norcia, non abbia avuto quanto gli spetta per le lezioni tenute nello studio di Pavia.

Gracino de Pischarolo ac referendario Papie.
Sapeti quello che altra volta ne havimo scripto deli denari, che deve havere lo spectabile doctore, nostro phisico, magistro Benedicto da Norsia, dela soa lectura et fin al presente pare che non ne sia facto cosa alcuna, anzi che li altri siano stati pagati et lui non, dela qual cosa ne meravegliamo et non sapimo donde sia proceduta la casone. Il perché ve dicemo et commandiamo che remossa ogni exceptione et contradictione provedati cum effecto che magistro Benedicto habbia quello che resta havere del passato fin al presente dela dicta soa lectura, como hanno havuto tucti li altri et fati che non manchi per cosa alcuna, perché havimo adoperare lo dicto magistro Benedicto in alcune nostre facende de grande importantia et ch'el non abbia iusta casone de querelarse. Et per più nostra chiareza havimo soctoscripto la presente de nostra propria mano, como vedereti. Data Mediolani, xviiii aprilis 1451.
Franciscus Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.