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150. Francesco Sforza ad Antonio Doria 1451 luglio 12 Cremona.

Francesco Sforza concede ad Antonio Doria di poter esportare "certa quantità di gualdi" dal territorio sforzesco, ma la cosa deve essere tenuta segreta. Gli manda il consigliere Giovanni Feruffino per alcune faccende ducali.

[ 36v] Antonio de Auria.
Antonio Guindobono, nostro secretario in Zenoa, ne ha scripto como el vostro desiderio seria che fora del territorio nostro podesti cavare certa quantità de gualdi qualli haveti (a ) comprati insieme cum alcuni vostri affini et parenti. Nuy sapemo che l'amore et affectione vostra verso nuy è tale che meritati maiore cosa de questa. Et però ve avisamo che per quella parte deli dicti gualdi che partene a vui saremo contenti farvi cossa grata et tale che restareti ben contento de facti nostri, ma ve pregamo vogliati tenere questa cosa secretis- sima aciò che, pervenendo questo a noticia d'altri, non habiano casone de fare simile rechesta. Mandamo lì (b) el spectabile doctore misser Zohanne Ferofino, nostro diletissimo consiglero, per alcune nostre facende et ve dirà certe cose a boca. Ve pregamo et con- fortamo ve piaza credere ala relatione soa et fare et operare per nuy et per le cose nostre como haveti facto per lo passato et como, siamo certi, fareti per l'avenire. Data Cremone, xii iulii 1451.
Cichus.

(a) Segue cavati depennato.
(b) Segue el spectabile doctore ripetuto.