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64. Francesco Sforza al capitano della Martesana 1451 giugno 23 Milano.

Francesco Sforza dice al capitano della Martesana che non aggiunge nulla a quanto gli ha scritto. Circa le frodi delle biade, denunciate dal podestà di Bellano, gli dice di accordarsi con lui perché esse non avvengano più.

[ 17r] Capitaneo Martesane.
Havemo inteso quanto ne haviti (a) scripto et de l'aviso no haviti (a) dato (b) como haveti havuto dal Brusato, qual ancora ne l'à dato a boca; non ve respondemo altro salvo che ve comendamo et caricamovi per l'avenire a fare el simile. Et de quanto ve scrive el podestà de Bellano circa le frosacione dele biave se cometano, ve dicimo ve intenderiti cum esso podestà et gli provediati in tal forma che più per l'avenire non se comettano simile frosa- cione. Et ve recomandamo dicto Brusato. Mediolani, xxiii iunii 1451.
Iohannes.

(a) ti di haviti in interlinea. (b) Segue qual depennato.