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97. Francesco Sforza a Manfredo e Giberto da Correggio 1451 giugno 28 Lodi.

Francesco Sforza comunica a Manfredo e Giberto da Correggio il suo stupore perché non danno via libera a delle imbarcazioni ducali se non pagano dazio, ciò che non si fa da parte sforzesca per le imbarcazioni loro. Seguano il buon senso e lascino passare le imbarcazioni milanesi.

Magnificis Manfredo et Giberto de Corigia.
Havimo inteso per lettere de Antonio da Dexio, nostro familiare, cum grandissima admiratione et tanto grande, che difficele ne è a credere, che vuy teniti impedite alcune nostre nave cariche de frumento, non gli lassando venire al camino loro senza pagamento de datio, che saria non solum da maravigliarse, ma da dolerse et anche da omnino patere, consederato che tante volte havimo ordinato et facto licentia ale vostre nave che passeno senza veruno datio adando a Cremona, a Pavia, a Lodi et a Milano, come ve è piaciuto, et anche non vogliati far pagare ad nuy ne pare assay deshonesto inconveniente et fuora de ogni rasone. Pertanto ve confortiamo che ve piacia lassar venire liberamente esse nostre nava senza pagamento, como è rasionevole. Data Laude, die xxviiii iunii 1451.
Cichus.