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1131. Francesco Sforza a Lucia Attendoli 1451 ottobre 21 Piacenza.

Francesco Sforza scrive a Lucia Attendoli che gli uomini di Cotignola non devono mostrarsi restii a dare a Biondo quanto egli richiede, perché l'aggregazione di Barbiano a Cotignola ne vale la spesa. Scrive al suo cancelliere Antonio da Trezzo perché non venga data noia a Donadella e perché Giovanni Battista non venga rimosso da Barbiano.

Domine Lucie de Attendolis.
Havemo recevuto la vostra lettera et inteso quello ne scriviti, cossì quello ne hanno dicto a bocha questi homini da Cottignola et quello ne scrive la communità del breve nostro mandato ad messer Biondo circha el facto del terreno de Barbiano, della resposta ha facto domino Biondo et de quello è seguito. Restamo del tutto avisati et replicamo de novo ad esso domino Biondo per la copia del breve per modo non dubitamo la darà senza più replicacione, siché poreti essere con li homini che la mandino dove fosse esso Biondo et che anche loro gli scrivano ad confortare dagha la copia del dicto breve. Ne pare bene che, ad posta de ducati deci o vinti, quelli homini non lassino de havere quello breve, quale è quello che gli dà unitto quello terreno de Balbiano, siché siati con loro et gli confortati como ve pareria che vogliano intenderse con domino Biondo et farlo contento de ducati xx o xxx o xl, al più o meno, como sarano de accordio, non lassando cosa alcuna ad fare per havere la copia del dicto breve autenticha, perché quelli denari spenderano in questo, sarano bene spesi. Et como seguirà, ne vogliati advisare. Havemo anche veduto quello ve scrive el signor marchese del facto del Donadella et Cuvio et quello ad domino Iohanne Baptista, de che ve advisamo, scrivemo opportunamente ad Antonio da Trezo che deba operare con quello signor marchese che Donadella non sia molestata et che domino Iohanne Baptista non sia mosso da Barbiano, el quale Antonio scriverà ad vuy como haverà facto. Placentie, xxi octobris 1451.
Cichus.