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1172. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1451 ottobre 27 Cremona.

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi per l'inventario da fare nella casa del defunto cardinale Beneventano vietando che si sposti alcunchè. Vuole poi essere informato sull'andamento dei lavori del rivellino come pure delle camerette di cui si occupa maestro Pietro.

Locuntenenti Laude.
Como credimo debbi sapere el reverendissimo monsignore cardinale Beneventano è passato di questa presente vita. Et perché haveva in quella nostra cità una casa, vogliamo che subito vadi ad quella per fare descrivere ogni biada et vino et ogni altra cosa che gli fusse, ordinando che cosa alcuna non sia mosta né possa essere sinistrata; la quale descriptione vogliamo che ne la mandi qua ad nuy. Ceterum ti commandiamo che cum ogni tua usata diligentia et solicitudine attendi al lavorerio di quello nostro revellino, non manchandogli in cosa alcuna, scrivendone chiaramente como sta dicto revellino de puncto in puncto siché lo intendiamo bene, et se quelle doe camerette, quale fa maistro Petro che ordinassimo fossero facte appresso li furni, sonno facte o non. Data Cremone, die xxvii octobris mccccli.
Iohannes.