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1176. Francesco Sforza al podestà di Casalmaggiore e ad Angelo de Caposilvi 1451 ottobre 28 Cremona.

Francesco Sforza informa il podestà di Casalmaggiore e Angelo de Caposilvi che intende andare a Parma, via Cassalmaggiore ove si fermerà con un gran numero di persone tra le quali sua moglie Bianca Maria, il figlio Galeazzo, il marchese di Mantova con la moglie e i figli, l'ambasciatore fiorentino con il loro seguito. Dà disposizione perché siano ben sistemati; in particolare si sofferma sull'alloggio suo e della moglie. Ordina ad Angelo di precederlo per scegliere la via migliore e più breve per raggiungere Parma.

Potestati Casalis Maioris et Angelo de Caposilvis.
Como semo certi haveriti inteso nuy cum la illustrissima madonna Biancha, nostra consorte, et cum tucti li altry nostri et suy cortesani semo de presente per transferire ala cità nostra de Parma, et in questo nostro transito farimo la via da Casalmaiore dove conviene faciamo uno logiamento; et perché possiati dar ordine a trovare li logiamenti et farli apparechiare de quello bisongna, a bon'ora ve mandiamo la inclusa lista dove se contengono tucti quelli vengono cum nuy et cum la illustrissima nostra consorte et Galeazo. Et pertanto farete apparechiare dentro la terra lo suo logiamento al magnifico ambasiatore fiorentino, nostro compare, quale intendimo sia quello dove alogiò questa estate; allogiareti appresso tucti li cortesani dela prefata nostra consorte pur dentro la terra, et li nostri per li loro logiamenti usati, allogiando però prima, come è dicto, quelli de madonna, et ali nostri, se gli poranno restare li logiamenti vechi bene, quidem, in caso che non, alogiaretili nel borgo et dove meglio vi parerà et cum più commodità ve sarrà possibile. Et perché nuy semo informati che quando nuy sarimo lì lo illustre signor domino lo marchese de Mantoa lì vinirà anchora luy insieme cum la illustre madonna sua consorte et alcuni loro figlioli, ne pare et cussì vogliamo che li debbiati apparechiare lo suo alogiamento dove allogiò questa estade; [ 278v] et cussì fareti apparechiare deli altri logiamenti per li suy cortesani pur dentro la terra, siando possibile, deputandoli quilli proprii logiamenti quali hebeno questa estate, et qualcuno altro più per rispecto a quilli saranno cum la illustre madonna marchesina. El nostro logiamento di madonna Biancha averissimo avuto caro, per rispecto ala signoria sua, che fusse stato dentro la terra; ma perché credimo, segondo la informatione che havimo havuta, che non li sarà logiamento veruno dentro appto per nuy, né ancora in borgo non gli de' essere niuno migliore et più apto et capace de quello dove alloggiassemo questa estate. Volimo, siando cussì, che de debbiati far apparecchiare molto bene dicto logiamento primo in far aconzare le fenestre dele cammare et fornendo esse cammare de lecti et coverte sufficiente et cussì de lengne, siché madonna non habia casone lamentarse de vuy; et parne che la camera dove dormeremo nui sia bene apparechiata cum le finestre impanate, advisandove che dela spesa che andarà ad far aconzare dicte finestre non volimo ne paghi carico quella comunità perché volimo vada ad nostre spese de nuy. Vogliati adoncha cum diligentia ordinare dicti logiamenti et presto et con più benivolentia deli homini et mancho desconzo ch'el ve sia possibile, siché merito vegnati da ognuno esserne commendati atteso lo numero dele gente essere grande et de dignità, et lo loco essere strecto como ello è. Apresso volimo che tu, Angelo, sabito proximo che vene monti ad cavallo, avendo prima bona informatione della via che va da Casal Maiore ad Parma, cioè dela più breve et meno captiva, et cum deli homini del paese propinqui a dicta strata faray aconzare molto bene dicta strata dal canto tuo perché dal canto verso Parma te intenderay cum il commissario là al quale per l'alligata scrivemo ch'el se debia intendere cum ti in lo aconzare dela dicta strata; siché fra ti e luy haveriti tal cura a questo che la strata sia bona da cavalcare dapertucto, et maxime da donne, per modo che non habiati casone venire in odio a quelli la cavalcheranno et che ve mandino tante biastime che l'anime vostre vadino ad casa del diavolo. Et come haviriti sequito de tucto ne advisareti ad ciò che, bisognandoli fare più una provisione come un'altra, se possa fare a bon'ora. Data Cremone, die xxviii octobris mccccli.
Iohannes.