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1181. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1451 ottobre 28 Cremona.

Francesco Sforza fa saper al referendario di Pavia e a Gracino da Piscarolo che nell'incantare l'imbottato intendeva che si aggiungesse "l'additione dela comunità" e così vuole si dica se l'incanto non è ancora stato fatto. Fa sapere a studenti e dottori dello Studio pavese che presto sarà inviato il rotolo e ai docenti che presto saranno pagati degli arretrati.

Referendario Papie et Gracino de Piscarolo.
Quantunca per altre ve fosse scripto che dovesti incantare l'imbottato dela comunità cum lo interzamento, nondimeno nostra intentione era se dicesse cum la additione dela comunità et questo procedepte per errore de scriptore; siché se non l'haviti incantato cum la dicta additione dela comunità, procedeti ad esso incanto, facendo come havimo speranza in vuy. Apresso, perché intendiamo che quilli doctori et studenti stanno un pocho suspesi perché l'è passato San Luca et non havimo anchora [ 280r] mandato lo rotolo, ve advisamo che questo è proceduto per bona casone et ve lo mandarimo subito. Però volimo confortati essi doctory et studenti che stiano di bona voglia et conducano le stantie et habitatione loro perché nuy intendimo ch'el studio habia loco et ch'el sia più florido, famoso et meglio tractato ch'el fosse may, advisandoli apresso che nostra intentione è che ali dicti doctori sia intregamente satisfacto de tucto quello denno havere del passato et fargli una assignatione in lo advinire sopra la quale seranno satisfacti de mese in mese, senza exceptione nì retentione alcuna et li maestri non se ne haveranno ad impazare, advisandovi che dela predicta additione non volimo che alcuno sia preservato exempto. Cremone, xxviii octobris 1451.
Cichus.