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206. Francesco Sforza a Gaspare Vimercati 1451 luglio 15 Piacenza

Francesco Sforza scrive al conte Gaspare Vimercati che gli fa avere, oltre il breve pontificio circa l'abbazia di Precipiano mandatogli precedentemente, le lettere avute da Roma, perché, conoscendo qual è in proposito il pensiero del duca, sistemi la faccenda del denaro, in modo che Spinetta non abbia motivo di ricorrere a Roma.

[ 55r] Comiti Gaspary de Vicomerchato.
Ad questi dì passati nuy te mandassimo uno breve, quale havevamo receuto dalla sanctità del nostro Signore circha l'abacia de Precipiano. Dapoy havimo havuto le incluse dalla santità (a) predicta et de corte de Roma, quale mandiamo ad ciò le vedi. Pertanto, poyché tu ne sey informato dela voluntà nostra, volimo debi conzare questa cosa como te parerà, conducendo questo facto cum tale dilligentia et bon modo circha el facto del dinaro, che quello Sipenecta non habia ad gravarse in corte de Roma, perché tu vedi quanto manchamento ne sarria, siché vedi per ogni modo essere de acordio con luy. Poy ne remanderay lo dicto breve cum queste lettere incluse. Data Placentie, die xv iulii 1451.
Cichus.


(a) Segue del depennato.