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300. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Cremona [Giovanni Ceno da Varese e Antonio Trecco] 1451 luglio 25 Cremona

Francesco Sforza ordina al referendario e al tesoriere di Cremona di fare un'assegnazione sul dazio dell'imbottato a Benedetto dal Puno, che gli ha fatto avere quattrocentoquaranta staia di frumento al prezzo di soldi 18 per staio. Vuole che l'assegnazione abbia la precedenza su tutte le altre.

Referendario (1) et thexaurario Cremone (2).
Ce ha subvenuto Benedicto dal Puno, nostro citadino cremonese, de quatrocento quaranta, cioé 440, stara de frumento ala mesura cremonese per dare ad alcune nostre gente d'arme. Il perché, deliberando nuy ch'el consequisca el pagamento d'esso, como è ragionevele, volimo et ve comettimo che a sua satisfactione gli faciti bona assignacione sul dacio del'imbotate de questa nostra cità del'anno presente, mediante la qual consequisca integro pagamento, a rasone de soldi xviii imperiali per staro, postponendo ogni altra assignacione facta et che se facesse su dicte imbotate et etiam ogni altro impedimento, ita che omnino conseguisca el debito suo pagamento ala ragione sopradicta. Cremone, xxv iulii 1451.
Franciscus Sforcia, et cetera.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Ceno da Varese (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 411).
(2) Identificato come Antonio Trecco (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 412).