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602. Francesco Sforza a Bartolomeo da Cremona 1451 settembre 1 Lodi

Francesco Sforza ordina a Bartolomeo da Cremona di liberare i maestri imprigionati a causa dei lavori di Cassano; vuole che, liberati, possano far valere le loro ragioni. Ordina a Marcoleone di mandare a chiamare uno dei maestri da muro, impiegato nel castello di porta Giovia di Milano, per vedere e valutare i lavori fatti dai maestri di Cassano.

[ 138v] Bartholomeo de Cremona.
Per altra lettera te havimo scripto dovessi sotto segurtate liberare quilli maystri substenuti im presone per casone de quello lavorerio lì de Cassano et secondo ce referisse Francisco da Varese, nostro camorero, pare stiano anchora im presone, che ne meravigliamo. Pertanto volimo et iterato te dicemo debbi, recevuta questa, sotto quelle sigurtate che per altra lettera te scripsimo che siano idonee, liberare dicti maestri et liberati vedere le loro rasone. Et ad ciò se possano meglio vedere diray ad Marcoleone mandi per uno de quilli maystri da muro sonno nelo nostro castello de Porta Zobia de Milano, quale habbia ad vedere et mesurare quello lavore lì per sapere ad quello li dicti maistri sonno tenuti. Data Laude, die primo augusti (a) MCCCCLI.
Andreas Fulgineus.


(a) Così A.