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614. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate 1451 agosto 28 Vigevano

Francesco Sforza scrive ai Maestri delle entrate in merito ai duecento ducati, oltre alle spese sostenute, prestati da Antonio Trecco a Giovanni Botta da Cremona per il trasporto del frumento da prendersi sulle entrate di Cremona del prossimo aprile.

Mag[ist]ris intratarum.
Altra volta, como doveti essere informati da Matheo da Pesaro, Antonio Trecho exbursò per nuy ad Iohanne Botto da Cremona per la conducta del frumento, el quale esso Iohanne ne conduxi dale parti da sotto, ducento ducati; et cossì ancora dicto Antonio promisi al dicto Iohanne de pagarli omni spesa facesse per la dicta conducta. Et perché ne pare conveniente cosa ch'el sapia dove e como rehavere li soi dinari, semo contenti et volimo che assignati al dicto Antonio sul'intrate dela cità nostra de Cremona del mese d'aprile proximo a venire, dicti ducento ducati et xxv per l'interesse d'essi ducento ducati, et sonno in summa ducento xxv, et cossì quilli dele spese ve darà in scripto o dirà dicto lohanne Botto havere facto per la dicta conducta. Siché adunche provederiti in modo dicto Antonio possi al tempo rehavere li denari suoi, havendo però advertencia che le dicte spese ve darà in scripto dicto Iohanne sianno honeste. Viglevani, xxviii augusti 1451.
Franciscus Sfortia Vicecomes et cetera.
Cichus.