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749. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino 1451 settembre 17 Lodi

Francesco Sforza ordina a Giacomo da Camerino di far portare, secondo il consueto, una quantità di biade ragionevole in città, intendendosi con i deputati alle vettovaglie e il capitano del divieto.

Ser Iacobo de Camerino.
Respondendo alla tua lettera, alla parte ne dice de fare condure parte de quelle biave sono fuora nel contado alla cità, te dicemo ne pare questo sia bono recordo, essendo dicto ad bono fine, como credimo; ma non voriamo però, non essendo stato consueto de cossì fare per lo passato, che adesso se facesse questa novità. Pertanto, essendo cossì stato consueto et facto nel passato, siamo contenti che anchora adesso tu poni ordine de farne condure quella parte parerà rasonevele alla cità; ma questo volimo faci con bono modo et con intelligentia delli deputati et del capitaneo del deveto. Et in questo te porti in modo non habiamo querella de facti toi, che se facia uno figliolo et l'altro (a) fiastro. Et che non se guardi al quatrino perché te advisamo, se ne sentimo niente, sarà cativo adiuvamento per chi se sia. Laude, xvii septembris 1451.
Iohannes.


(a) Segue bastardo depennato.