Registro n. 6 precedente | 795 di 1271 | successivo

795. Francesco Sforza al capitano del distretto di Alessandria 1451 settembre 20 Lodi

Francesco Sforza scrive al capitano del distretto di Alessandria ricordando che non è permesso a nessuno, solo al duca, concedere permessi per condurre biade fuori del territorio, dispone poi che per ogni soma siano pagati 10 soldi a Nicolò da Palude, deputato sopra gli alloggiamenti.

Capitaneo destrictus Alexandrie.
Como tu debi già essere informato, cussì per nostre lettere como etiam per publici bandi, cride havimo facto fare in quelle parte, nostra intentione non è né volimo quoquo modo che per veruno sia facto licentia ad condurre biave fuora del nostro territorio, se non per nuy, et se saranno facte non vagliano, se non le nostre per l'avinire; et anche se verune se ne atrovassero facte per nuy per lo passato, non volimo non che vagliano se non pagaranno la tracta che gli havimo posta suso che deci soldi, cioè 10 per ciascuna soma. Et per tua più clara declaratione havimo posta la dicta tracta de diece soldi, cioè 10, per qualunqua soma serrà menata fuora del territorio nostro cum nostra licentia, la quale se riscote per Nicolò da Palude, nostro familiare, deputato sopra li alogiamenti là, il quale habia ad recevere li dinari et tinire bon conto. Ma volimo che anchora ti ne tengni il conto et contrascrivi a luy in modo che la cosa passi bene et dritamente, como havimo peranza in ti, avisandoti però che per cognoscere quilli che fanno bene et fidilmente, farimo fare debito et deligenti sindicato dela administratione della dicta tracta; siché inte[n]derati cum dicto Nicolò et menatene cussì chiara rasone sempre se possa vedere a nostra petitione. Data Laude, die xx septembris 1451.
Cichus.