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798. Francesco Sforza a Tristano Sforza 1451 settembre 21 Lodi

Francesco Sforza scrive al figlio Tristano invitandolo ad andare a Soncino, libera dalla peste, vigilando su quelli che vanno avanti e indietro e anche verificare la presenza lì di Antonio degli Urzi, podestà di Asola. Scriverà anche ad Angelo Lombardo e a Cristoforo da Cremona di recarsi a Soncino perché insieme possano indagare sui movimenti dei Veneziani.

Domino Tristano Sfortie Vicecomiti.
Tristano, nuy siamo avisati che dal canto de Venetiani como loro hanno tractato in Cremonese, el quale tractato si praticha per mano de uno miser Antonio dali Urzi, potestà de Asula et, segondo la informatione havimo, ne dubitiamo sia in Sonzino. Pertanto volimo debbi stare attento facendo havere bona advertentia ad quilli vanno innanzi et indreto per modo che, se cosa alchuna ce fusse, non gli possa vinire facta; ma a nuy pareria, considerato che a Sonzino horamay è cessata la peste, che per lo meglio tu retornassi a stantiare et habitare ad Sonzino perché, essendo lì, tu porisse meglio provedere ala guardia della terra et fare havere a mente a quilli andassero inanzi et indreto; et anchora quando fosse lì, si gli havessero speranza alchuna, se mutariano de preposto. Et cussì te confortiamo ad voler vinire ad Sonzino, advisandote che nuy scrivimo ad Angelo Lonbardo che anche luy venga ad stare ad Sonzino et che soliciti insieme cum ti a trovare questa trama, siché te porray intendere cum luy. Cussì scrivimo ad Christoforo da Cremona che subito vengna là a Sonzino; siché provedi per modo che tu trovi questa praticha se fusse in quella terra, facendo havere a mente a quilli vanno innanzi et indreto et providendo per quello miglior modo te parerà. Volimo però che de questo tu faci mancho dimostratione che se pò, avisandone della receputa di questa et come haveray facto. Ex Laude, die xxi septembris MCCCCLI.
Cichus.
In simili forma Angelo Lombardo, item Christoforo de Cremona quod statim ire ad Soncinum.