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800. Francesco Sforza a Sillano Negri 1451 settembre 21 Lodi

Francesco Sforza scrive a Sillano Negri ribadendo che nessun altro deve fare la commissione affidatagli, se non lui.

Domino Silano de Nigris.
Respondendo ad quello ne haviti scripto per una vostra data a xviiii del presente circha el procedere contra li perpetratori delli excessi commissi et contra li usurpatori delli beni de quella comunità et della Cammera nostra, et inteso il parer vostro circha de ciò, dicimo in poche parole che, perdonatine vuy, intendemo molto bene quello è a dire: lassare il caricho ad altri de quello havimo commesso a vuy. Et però volimo che vuy exequati la commissione che vi havimo facta et che, nì miser Sceva, nì el podestà, nì altri se ne impaceno; et questo intenditi cussì di quilli sonno descripti in la cedula vostra come deli altri, avisand[o]vi che nuy havimo scripto ad miser Bartholomio Morono et a Ludryse Crivello che ni mandino le copie deli previlegii quali rechedeti et, havute che le habiamo, subito ve le mandarimo. Ex Laude, die xxi septembris MCCCCLI.
Cichus.