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804. Francesco Sforza a Pier Maria Rossi 1451 settembre 21 Lodi

Francesco Sforza scrive a Pier Maria Rossi circa il danno arrecato al legname tagliato per i lavori di Casalmaggiore, lo richiama a stare nei suoi terreni, non arrecando danni ai boschi di Rolando Pallavicino.

Petro Marie de Rubeys.
Havimo inteso che novamente haviti facto spezare et in tucto guastare li lignami tagliati per lo lavorerio de Casal Maiore; la qual cosa a nuy è difficele credere et quando fusse vero ce rincresciria perché pur saria nostro detrimento et desfatione de quilli da Casalmaiore più che d'altri. Nam, lassando andare che molto ce rincresce ogni diffirentia habiati cum altri, non ne pare che dovessivo guastare el lavorerio tagliato, che sarria assay pur nostro preiuditio; et perché Rolando se grava che lo molestate in li suy boschi, vi confortiamo et caricamo ad stare nelli vostri terreni et non volere innovare alcuna 185v cosa più che facessino uno mese passato fin a tanto che se chiariva le diffirentie habiate asieme perché, facendo simele novitate, non solum se viniria ad maiore inconveniente fra vuy ma se impederia el lavorerio de Casalmayore. La qual cosa non doviti consentire per nostro respecto, quando altro rispecto non vi movesse. Data Laude, die xxi septembris MCCCCLI.
Cichus.