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856. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1451 settembre 20 Lodi

Francesco Sforza ordina ai Maestri delle entrate straordinarie di ascoltare quanto dirà loro Galasso in merito alla causa vertente fra quelli di Zupello (a nome dei quali parla Galasso) e la Camera ducale.

Magistris intratarum extraordinariarum.
Ali dì passati ve scrissimo che dovesseno procedere ala cognitione dela causa et differentia vertisse fra quelli da Zupelli et la nostra Camera et cossì per questa ve lo replicamo. Ma perché essi de Zupelli, per nostro comandamento, sonno stati qua alcuni dì et dubitandose che non li sia preiuditio per non essere forse venuti in tempo ad defendere la causa, ne ha rechiesto che ve voliamo scrivere che acceptati le sue raxone ac si fossero venuti in tempo, [ 197r] per la qualcosa siamo contenti et volemo che, venendo là Galasso aut altro a nome loro, admetiati ogni loro raxone vorano allegare, non obstante che per questo suo stare qua li fosse (a) corso tempo veruno, el quale li restituimo, perché li havimo nuy tenuti qua, perché non ne pareria honesto che li pregiudicasse, havendoli nuy tenuti qua; ma ben volimo che, admettendo le raxone sue, provedati ala cognitione dela causa, como peraltro ve havemo scripto. Data Laude, die xx septembris 1451.
Cichus.


(a) Segue facto depennato.