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872. Francesco Sforza a Rolando Pallavicino 1451 settembre 24 Lodi

Francesco Sforza vuole che il marchese Rolando Pallavicino chiami davanti a sé Bettino Dordono e lo costringa a dare a Luigi Rasori quanto gli deve.

[ 200v] Rolando marchioni Palavicino.
El presente portatore sarrà Aluy[s]e Raxore de questa nostra cità, il quale, como da esso intenderete et viderete per soe raxone, essendo Bettino Dordono destenuto in questa nostra cità, gli imprestò alcuni denari et anche fece alcune andate per luy, per modo resta havere dal dicto Bettino libre circha quaranta octo per la consecutione delle qualle vene lì da vuy. Pertanto ve confortamo e vi charichamo che, hauto denanzi ad vuy dicto Bettino, qualle siamo informati è nelle terre nostre, provedati che el dicto Alouiso sia contento et satisfato che non gli manchi niente; et de questo ve stringemo quanto posimo che, per havere dicto Aloise servito liberalmente el prefato Bettino, non ne poriti danno et manchamento. Laude, die xxiiii septembris 1451.
Cichus.