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913. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino 1451 ottobre 2 Lodi

Francesco Sforza si compiace per l'avviso dato da Giacomo da Camerino ai famigli ducali di Castello Visconti e di Azzanelo per la condotta di biade di là d'Oglio.

Ser Iacobo de Camerino.
Respondendo alle tove lettere de parte in parte, dicimo che molto ne è piaciuto l'aviso che ne fay de quelli nostri famigli che stano a Castello Vesconte et ad Azzanelo qualli conduchano le biade dela doglia; del che ti commendiamo. Et perché crediamo che, ala receputa di questa, seranno venuti da ti quelli vilani per li qualli hay mandato et haveray hauto la chiareza de questo, ti commetiamo et volimo che, trovando tu essere vero che essi famigli habiano conducto dele dicte biade, li debi mandare a prendere o per la via de miser Iohanne o, como ti parirà, el nomo di quelli ti mandiamo de scripto in la cedula inclussa, li qualli presi, farayli consignare in le mane de quello nostro potestate, non relaxando senza nostra spetiale licentia. Deinde hordinaray che per li vilani deli predicti loci siano governati et atesi li lor cavalli qualli sono li nostri et, cum superinde haveray facto, avisarane subito. Ala parte deli carri de quella comunità et cetera, dicimo che siamo contento che dubiati recuperare li dinari como loro profferiscono, certificandoli [ 220r] che nuy non remettirimo alcuna delle sove condemnatione, imo siamo contenti che lo schodano. Ceterum siamo contenti che abi impresonati quello Baldesaro de Rechanati et Steffan Schiavo qualli ti ha mandati meser Iohanne, et commadiamoti; ma dove dice che hay scripto a Piero Giovani che sonstengha il fratello de dicto Baldesaro, ti dicemo che nuy non trovamo che dicto Baldesaro habia fratello; il perché vogli te bene informare chi è quello, o fratello o compagno, che voleva fugire con luy, et subito ne avissa; et anche non sapiamo chi sia dicto S[t]effan Schiavo. Il perché avisane chi et di qualle squadra è, li qualli non laseray senza nostra spiciale licentia. Data Laude, die ii octobris 1451.
Ser Iacomo, se may crede farne servitio né piacere alcuno per l'avenire, cura cum effecto che questi nostri famigli tuttti siano presi, como è dicto. Data ut supra.
Iohannes.