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939. Francesco Sforza a Nicodemo Tranchedini da Pontremoli 1451 ottobre 3 Lodi

Francesco Sforza comunica a Nicodemo Tranchedini da Pontremoli di aver chiesto al cardinale Beneventano di affittare ai figli di Giacomo Tizono la possessione dell'abbazia di Morimondo; si adoperi per questo in modo da soddifare il padre e lo zio Luigino Bosso.

Nicodemo.
Ali dì passati, sentendo noy ch'el reverendissimo monsignore de Benivento voleva pensionare la possessione della abbatia de Morimondo, gli scripsimo che per nostra singolare complacentia la volesse locare et pensionare alli figlioli de messer Iacomo Tizono, como a pieno tu debi essere informato. Ma perché da poy non havimo inteso la voluntà et deliberacione d'esso monsignore sopra ciò, et desiderando che li figlioli del dicto messer Iacomo, per lo amore et affectione gli portiamo, consequischano questa cosa, mediante tamen el debito paghamento, volimo che bisognando tu intercedi, soliciti et faci ciò che poy a nostro nome perché se facia, che a noy sarà gratissimo, cossì per le virtù d'essi figlioli de messer Iacomo, quali havimo carissimo, como etiam per contemplacione de messer Aluysino Bosso, suo barba, quale apresso de noy ha molto instata questa cosa. De quanto seguirà avisarane. Laude, iii octobris 1451.
Cichus.