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983. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1451 ottobre 6 Lodi.

Francesco Sforza, ritenendo che la renitenza dei soldati di Comazzo ad andare a Cassano sia per il timore della peste, ordina a Marcoleone da Nogarolo di fare pulire il borgo e le case dove saranno sistemati i soldati e si facciano fuochi in modo che tutto sia in ordine.

Marcholeoni de Nugarolo.
Per respecto delli continui suspecti, quali ne sono messi del facto de Cassano, volimo che li fanti et provisionati de Comazo tutti vengano allozare lì, como te dirà el Todeschino, presente portatore, al quale volimo credi et daghi piena fede. Et perché siamo certi li fanti se schivarano venire lì per respecto del suspecto della peste, volimo che habi di villani et fazi spazare et nectare le case del recepto et del borgo et fargli far fuochi et aconzare quello bisognia per modo li fanti gli possano stare, quali allogiaray al recepto et borgo, siché la cosa stagha bene. Thomaxo, tuo fratello, havimo ordinato stagha lì dentro là como haveray inteso; però non dicimo altro. Laude, vi octobris 1451.
Cichus.