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1022. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 settembre 19 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza vuole che, sicome domani leverà il campo, il podestà di Cremona faccia una grida che imponga agli uomini d'arme e ai soldati che sono lì, che se ne vadano. Ordinerà, inoltre, che nessuno si porti al campo con vettovaglie fino a che non saprà dove porrà il campo.

Potestati Cremone.
Carissime noster, perché domatina se leva campo, volemo, subbito recevute queste, fazi fare una crida lì in Cremona per tucto che homini d'arme et soldati tucti sonno lì, debiano venire via che non glie remanga nisuno, et cusì solicitarai vegnano via. Preterea ordenarai che domatina non vegna nisuno cum victualie, né altramente, finché non se senterà dove siamo fermati con'l nostro exercitu, et in ciò usarai diligentia como te parà bisognare. Data apud Quinzanum, xviiii septembris 1452.
Fazinus.
Iohannes.
Similiter domino Iacobo de Placentia quod veniat sobito quod ordinet bandimenta ... forma apud officium Placentie et quod consignet litteras magnifici Bartholomei,et cetera.
Fazinus ut supra.