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1042. Francesco Sforza al podestà di Seniga 1452 settembre 19 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive al podestà di Seniga che ordini a Giovannino Villano, uomo d'arme di Gentile, di andare da lui, non consentendogli di ritornare più lì. Non dica nulla alla gente d'arme, perché il giorno dopo andranno al campo. Dopo la partenza provveda di mettere al riparo paglia e strame.

Potestati Senighe.
Havimo recevuto le tue littere, ale quale respondendo, et primo, ala parte de Iohanino Villano, homo d'arme de Gentile, volimo che tu gli comandi ch'el venga da nuy et poy, volendo luy ritornare, non lo lasare venire più. Ala parte de quelle gente d'arme, che sonno lì, perché de nostra ordinatione venerano domane in campo, non bisogna dire altro, salvo che potray, pose la sua partita, fare conzare et ordinare quelle pallie et strame et farlo mettere dentro. Ex castris apud Quinzanum, die xviiii septembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.