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1220. Francesco Sforza ad Antonio Blassa 1452 ottobre 5 "apud Lenum"

Francesco Sforza conferma ad Antonio Blassa, capitano dei balestrieri genovesi, d'aver appreso dalla sua lettera del suo arrivo a Seniga con trecento balestrieri; gli altri balestrieri sono rimasti a Cremona per mancanza di carri per il trasporto dei carriaggi. Il vicario di Seniga provvederà a farli giungere a Manerbio.

Domino Antonio Blasse, capitaneo balistreriorum Ianuensium.
Spectabilis dilecte noster, havemo recevuta la vostra lettera et veduto quanto ne scrivite del'esser zonto ad Seniga cum trecento balestreri et l'altri siano restati ad Cremona, perché non havete possuto havere carri de condure li carreagii, et cetera. Restamo del tutto advisati, et per questa non dicimo altro se non che vogliate domane, cum tutti quelli balestreri havete cum voy lì andare ad Manerbio dove ve serà proveduto de allogiamento et lo vicario nostro lì ve darrà doe guide, secundo glie havemo scripto, al quale anchora scrivemo che non havendo mandate le carre ad Cremona ad torre li carreagi vostri, debia subbito senza dimora mandarglie et poi mandarve dicti carreagi ad Manerbio, siché ve confortiamo andate voy in omne modo cum quelli haveti lì ad Manerbio, como havemo dicto de sopra. Apud Lenum, v octobris 1452.
Iacobus.
Iohannes.