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147. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 gennaio 29 Milano.

Francesco Sforza vuole che Giovanni da Tolentino metta Agostino da Pietrasanta nel possesso della porta di San Michele, della quale è stato nominato connestabile. Gli dice di mandare da lui Leone da Cotignola, connestabie della porta della Mosa. quando si sarà provveduto dei fanti, perchè provvederà alle loro paghe.

Domino Iohanni de Tholentino.
Nuy havimo constituito conestabile de (a) la porta de San Michele de quella nostra cità Augustino de Pedra Sancta, presente exhibitore, come vederite per nostre lettere patente, pertanto volimo el faciati mettere alla possessione de quella porta facendogli dare de presenti doe paghe, como scrivimo al referendario et thexoriero, el quale Augustino porta il contrasingno havevamo cum Guidino da Cotignola, hactenus lì nostro (b) conestabile (c), como vediriti. Alla parte de quello Leone da Cotignola haveti posto alla porta dela Mosa, ne piace, essendo suffitiente, como vuy diceti, al quale deriti se fornisca de fanti, et poy vengna da nuy cu(m) la discriptione di fanti, che gli farimo fare de lettere opportune. Data Mediolani, die xxviiii ianuarii 1452.

(a) Segue que depennato.
(b) nostro in interlinea.
(c) Segue alla depennato.