Registro n. 7 precedente | 1522 di 2129 | successivo

1522. Francesco Sforza a Perino Arcamono, commissario di Bordellano 1452 novembre 2 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza comunica a Perino Arcamono, commissario di Bordellano, d'aver deciso di venire a battaglia ordinata con il nemico nella campagna di Montechiari; perciò vuole che vi siano tutti gli uomini, fanti e cavalieri. Ha scritto a Giacomo d'Arquata e a Tartaglia Corso, connestabili ducali, che sono a Pontevico, di trovarsi in campo con i fanti entro domenica sera, per cui lui deve portarsi là e radunare tutti gli uomini delle località annotate e con i cinquanta che manderà il commissario di Quinzano entri in Pontevico, ove per due o tre giorni curerà la guardia del posto con a Manfredo da Forlì finché i fanti ritorneranno. Se, a suo parere gli parrà che siano troppi uomini, mandi gli eccedenti in campo o dove riterrà. Lo avverte di non rivelare nulla agli uomini; giunto a Pontevico dirà d'aver ricevuto ordine dal duca di fermarsi lì.

Perino Archamono, commissario Bordellani.
Havemo determinato lunedì che vene fare cum li nemici nostri battaglia ordinata suso la campagna de Montechiaro et, deliberando se glie troveno tucti li nostri, sì da pede como da cavallo che sono de qua, retrovandose (a) dentro de Pontevico Iacomo d'Arquate et Tartaglia Corso, nostri conestabili, cum li fanti loro, li scrivemo che dominica da sira se troveno in campo cum et li soi fanti. Et perché quello loco non staria bene sfornito, volemo, et strectamente te commettemo et caricamo, per quanto (b) amore porte al stato nostro, che senza dimora, recevuta questa, debbii transferirte personalmente alli lochi descripti in l'aligata commissione et radunare tucti l'homini de caduno de dicti locho annotati et cum essi et cum L altri da Quinzano che te mandarà el nostro commissario, como per l'alligata lettera glie scrivemo, vade tu in persona dentro de Pontevico per dui o tre dì, tanto che li fanti retornano lì et attende inseme cum Manfredo da Forlì ala guardia de quello locho como havemo speranza in ti. Et s'el te paresse che in essa terra gli fosseno troppo homini de quella, cavane de fora quelli te parerà et mandali in campo o dove te parerà, purché sii securo de quello loco, perché se glie ne resta pur xx sonno troppo, et sopratucto fa che non manchi che sabato da sera te trove dentro dela dicta terra de Pontevico de dì o de nocte cum dicte gente, perché altramenti ne poressemo havere li dicti fanti ad hora, che non serria senza grande preiuditio nostro. Apud Calvisanum, ii novembris 1452, hora ii noctis.
Iohannes Chiapanus.
Cichus.
[ 359v] Post data. Perino, non mostrare niente ali homini, né ad alcuno altro che vogli andare dentro de Pontevico fino non gli sii conducto, ma digli li voi condurre in campo; et poiché serrai gionto li porrai poi dire haver havuto da nuy lettera che gli resti. Data ut in lettera.
Iohannes Chiapanus.
Cichus.

(a) Segue retrovand depennato.
(b) Segue hai cara la gratia nostra depennato.