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1601. Francesco Sforza a Tommaso da Nogarolo 1452 novembre 13 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza ordina a Tommaso da Nogarolo che, capitando delle genti d'arme che volessero passare con carriaggi o che volessero andare "ale stantie", non le lasci passare senza bollettino con il sigillo ducale e corniola. Ciò vale per i soldati; trattandosi di cittadini che vogliono andare per pane o per biada, gli lasci passare senza alcun bollettino.

Thome de Nugarolo.
Ad ciò che alcune dele nostre gente non possano andare ale stantie, né passare Olio, volimo et te commettia(mo) che, capitando lì alcune d'esse nostre gente, et sianno chi se vogliano, per volere passare et te paresseno havere careagio o esser in modo che conprendisse volesseno andare ale stantie, tu non li lasse passare senza nostro bolectino sigillato deli nostri sigillo et corniola, et questo intendi bene et observilo. Ma sel fusse alcuni che volesseno passare per andare ad torre qualche pane o biava da cavalli o altre victualie, siamo contenti et volimo li lassi passare ad modo usato senza bullectino, et similiter volimo che tu lasse passare cittadini et altri che non sonno soldati. Apud Calvisanum, xiii novembris 1452.
Ser Iacobus.
Similiter scriptum fuit Troyolo de Doyono, comissario Senighe, et Manfredo de Forlivio, comissario Pontisvici, mutatis mutandis, et cetera.
Cichus.