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1737. Francesco Sforza ad Achille Corsico 1452 novembre 23 Gambara.

Francesco Sforza vuole che Achille Corsico prenda con particolare cura con lui Giovanni da Carpenedolo, giovane valente, trattandolo bene sia nel salario che in altre cose. Intende che egli faccia ciò per attestare agli uomini di quella terra quanto il duca li apprezzi. Aggiunge di aver dato licenza a Giovanni di andare a Carpenedolo per attendere ai fatti suoi, per prendere un garzone e altre cose sue.

[ 416r] Acchili Corsico.
Giovanne da Carpanetolo, presente portatore, è venuto novamente dal canto del'inimici per acconzarse ali nostri servitii; et perché noi havimo informatione che è valente zovene dela persona et apto, et perché pur è dela dicta nostra terra da Carpanetolo, volimo che tu li debi togliere apresso de ti et fazi scrivere in toa compagnia trattandolo bene et nel facto deli denari et in ogni altra cosa como el più caro che tu hay. Et questo volimo che ne fazi cum effecto siché intendano l'homini d'essa nostra terra che habiamo cari li soi. Al dicto Zohanne habiamo data licentia che possa andare ad Carpanetolo per dui o tre dì per torre uno suo garzone et cose soe, siché te ne avisamo. Ex Gambara, xxiii novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.