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2032. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1452 dicembre 16) Gambara.

Francesco Sforza dice a Bartolomeo Colleoni di essere dispiaciuto del contrordine di andata e ritorno, ma dal momento che Alessandro ha dato questa disposizione, gli è parso che vi si dovesse obbedire. Ritiene che anche i Sanseverini abbiano fatto dietro front: li avvisi, nel caso non l'avessero ancora fatto, che lo facciano durante la notte.

[ 470v] Bartholomeo de Colionibus.
Havemo recevuto le vostre lettere, le quali respondendo, multo ne spiace et recressie del disconcio havete hauto in moverve et poi a retornare in direto, ma havendo il signore Alexandro dato quello ordene, a nui pare che lo debiate exequire, azoché non se possa dire che dal canto de qua sia mancato alcuna cosa. Siché andarete con tucti, secondo l'ordene primo, et benché siamo certi che li Sansoverinischi sarano mò tornati indrieto, pur se forsi non fusero tornati, advisateli che vengnano questa nocte, altramente nui ce renderissimo malcontenti de loro, intendendo ch'el conte et tucti gli siano, como era ordinato prima. Al facto de quel mercatante, datene bona voglia che non serà relassato mentre sia satisfacto el vostro. Ex Gambara, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.