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320. Francesco Sforza al podestą di Casalmaggiore 1452 marzo 22 Milano.

Francesco Sforza rimprovera il podestą di Casalmaggiore per la sua indolenza nel riscuotere i denari delle entrate ducali. Raccoltili sollecitamente, li faccia avere ad Antonio Trecco, tesoriere di Cremona.

[ 82v] Potestati Casalismaioris.
Siamo informati che sey molti negligenti in scodere et retirare li dinari de l'intrate nostre de quella terra alli tempi debiti et ordinati, del che se maravigliamo assay de ti perchč in li facti nostri doveristi essere pił dilligenti et solicito che non sey. Pertanto volimo et comandiamote che, per quanto hay cara la gratia nostra, debbi essere sulicito et dilligente a scodere li dicti dinari de quelle intrate nostre, per modo che mensualmente se habiano essi dinari alli termini debiti. Et quilli dinari provede che siano numerati ad Antonio Trecho, nostro thexorero in Cremona, al quale habiamo commesso debbia fare sopra questa materia quanto gli sarrą comandato per li nostri Maistri de l'intrate extraordinarie. Mediolani, xxii martii 1452.
Marchus. In simili forma potestati (a) Castri Leonis et potestati Sonzini.
Data ut supra
Marchus.
Cichus.

(a) Segue Casalismaioris depennato.