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418. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 aprile 22 Milano.

Francesco Sforza vuole che il genero e consigliere ducale Giovanni da Tolentino, luogotenente, il podestà e il referendario di Cremona facciano in modo che i cittadini di quella città abbiano quanto essi, per il frumento dato al duca, avrebbero dovuto conseguire dai dazieri sull'addizionale.

Magnifico genero et consciliario domino Iohanni de Tolentino, locuntenenti Cremone necnon spectabili et egregio potestati et referendario ibidem, dilectis nostris.
Ne hanno facto far lamenta queli nostri citadini de Cremona, quali ne subvenero l'ano passato de certe quantità de frumento da essergli subinde pagato per li datierii de l'anno passato delli dinari del interciamento sive additione, che non hanno consequito né ponno consequire el dovere, del che ne maraveliamo. Et pertanto volimo et ve commetimo che provideati omnino che habiano el loro debito, como fo ordinato. Ex Mediolano, die xxii aprilis 1452.
Cichus.