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5. Francesco Sforza al marchese di Mantova 1451 dicembre 28 Lodi.

Francesco Sforza chiede al marchese di Mantova di voler concedere al mercante cremonese Francesco degli Aselli di potere, nonostante la peste, entrare in Mantova per ricuperare, con rito sommario, i crediti che vanta colà.

Domino marchioni Mantue.
Illustre et cetera, havimo uno nostro citadino cremonese chiamato Francisco deli Aselli, mercadante de bona reputatione e molto creduto, il quale pretendendose creditore de uno Iohanne Ambroxo Scurtaro et compagni, habitatori della vostra cità de Mantoa, de notevele quantità de dinari et, non potendo sequire el dovere da issi, ne ha rechesto che lo voglia recomandare alla vostra signoria, non perchè dubiti che non [gli è] facto raxone in la vostra cità etiam senza nostre lettere, [ma] 3v ha speranza de più presto essere spazato recommandandovelo nuy. Per compiacere adoncha al nostro citadino in questo che ne pare contenire honestà, confortiamo et pregamo la vostra signoria che voglia essere contenta che sia comettuto si facta rasione summaria senza cavillatione et strepito de pianto al dicto nostro citadino. Et perchè sentimo essere facte alchune inhibitione ad intrare la dicta vostra cità per la conditione della peste che rengna in alcuni lochi, certificamo la vostra signoria che, per la Dio gratia, Cremona sta bene et è sana et etiam el dicto Francesco non è stato in loco suspecto, sichè dignase la vostra signoria dispensarli ch'el possa intrare et domandare la raxione sua, nel che ad nuy compiaceriti singularissimamente. Data Laude, die xxviii decembris 1451.
Ser Iacobus.
Cichus.