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110. Francesco Sforza al podestà di Parma 1451 dicembre 8 Lodi

Francesco Sforza dice al podestà di Parma di aver preso atto di quanto gli scrive circa il comportamento di Luchina Dal Verme con i gentiluomini di Correggio. Per quanto riguarda Giotoardo e Rubaldo, incarcerati, vuole che agisca come giustizia richiede.

Potestati nostro Parme.
Havemo veduto et intexo quante ne scriviti nel facto dela magnifica dona Luchina dal Verme con li gentili homini da Corigia: a quelo no faciemo altra risposta per lo presente. Ala parte de quello Giotoazelo et Rubaldo, quale ne scrive havere prexe et carcerate, volemo et coś vi scrivemo procedati et ne faciati quanto vole et suade la iustitia, per forma che havendo falito non passa impunito. Data Laude, die viii decembris MCCCCLprimo.