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330. Francesco Sforza al podestà di Covo e Antegnate 1452 gennaio 2 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Covo e Antegnate riceva Rizo da Covo che dice di essere imputato al suo ufficio a torto e gli lasci esporre le sue ragioni.

Potestati nostro Covi et Antegnani.
Rizo da Covo se querella ch'el sia imputato a torto al tuo officio e dice ch'el vole demonstrare dela innocentia sua. Pertanto volemo et comandemoti che admete ogni prova et discussione che voria fare dicto Rizo legitime in questa casone, nela quale intendemo se monstra raxone per forma ch'el dito supplicante merito non se possa condolere. Data Laude, ut supra.